martedì 24 giugno 2014

SOSPIRO

Sospiro...per prendere aria, e non solo.
Un po' per il caldo, un po' per l'attesa estiva insita nel mio lavoro, che divora i giorni, uno dopo l'altro,  prorogando le risposte in fondo ai mesi. 
Sospiro e mi affaccio. Ad osservare il verde che inonda la nostra casa. A guardare gli uccelli che come le lucertole si avvicinano sempre di più a noi, tanto da farmi sentire niente di più che un'ospite nel mio fitto bosco.
Leggo...ma le voci dei bambini che litigano distraggono la lettura, interrompono i versi sciolti di Costabile, che in questa aria calda rammenta le verità di un tempo e di sempre.  

Rosa
Un gallo
ha cantato
e Rosa
col bambino
che dorme
nella cesta,
già aspetta sul ponte
per andare
a raccogliere le olive.
Anche Rosa
è stata ragazza
da farsi guardare,
la voleva il barbiere
che suonava la chitarra
sotto casa,
ma il padrone un giorno
se la portò dietro una siepe.

Ora Rosa si aggiusta lo scialle
e pensa
che anche questa
è una vita,
allevarsi un bambino
e star zitte.

Franco Costabile, La Rosa nel bicchiere, Vibo Valentia 1985

Allora rileggo daccapo per assaporare la scelta acuta di ogni parola, arrivo alla fine come per miracolo, il tempo per leggere è sempre poco...sospiro ancora e penso che mi sono concessa anche troppo e che devo inventarmi qualcosa sia per cena, che per il dessert di domani. 
















Sospiro....
La forma circolare data ai "prestofatti" di cui supra e l'alzata da frutta piena di limoni rugosi e giallissimi mi hanno invogliata a farcire i miei biscotti morbidi a mo' di sospiri, ma con una crema dal sapore pungente e fresco...tuorli, acqua, zucchero e scorza croccante...ci siamo...comincio a preparare. 

Prestofatti:
qui la ricetta

Crema al limone (e acqua)

2 tuorli
250 ml di acqua
75 gr di zucchero
25 gr di amido di mais
succo e scorza di un limone

Si riscaldano sul fuoco acqua, succo e scorza del limone e 50 gr di zucchero, quasi fino al bollore. Ai tuorli, sbattuti per pochi secondi con lo zucchero rimanente, si aggiungono la maizena e lo sciroppo caldo filtrato. Si rimette per pochi attimi sul fuoco, finche la crema non si addensa. Si userà per farcire i prestofatti una volta fredda. 

Glassa: 

125 gr di zucchero a velo
gocce di succo di limone q.b.
E' la glassa che preferisco, profumata, e pungente, senza albumi crudi che m'inquietano sempre un po'. Si stempera lo zucchero a velo con poche gocce di limone, quanto basta per ottenere una composizione liscia e molto densa.

Amarene sciroppate per guarnire





Con quel che rimane riempio dei bicchierini, stratificando gli ingredienti e profumando il tutto con i fiori freschi della mia lavanda!
















giovedì 12 giugno 2014

Savoiardi, anzi no, Prestofatti!!!

Io per i Savoia non nutro una grande simpatia, e ahimè, credo che trapeli anche a scuola, quando cerco di mantenere un tono imparziale, mentre spiego la storia di questo celebre casato europeo. L'ambiguità dei ruoli, l'inettitudine nelle scelte chiave che hanno riguardato il nostro paese, la mancata vicinanza al popolo, che pure confidava nella figura del monarca, sono cosa nota, anche senza sovrinterpretare i fatti...quindi...quindi.... veniamo al nome di questa noto biscotto per pasticceria.
Sono andata alla ricerca di un nome più popolare e meno monarchico, dubitando, per la verità, che esistesse, e invece...l'ho trovato: "prestofatti". Simpatico, devo dire, e tale da invogliare chiunque a tirare fuori le uova dal frigo e a setacciare con cura la farina. Così questi biscotti leggeri si chiamano in Molise e servono come base per preparazioni più complesse: tiramisù e charlotte.
Se cotti per un tempo inferiore rispetto a quello previsto per la ricetta tradizionale sono un ottima base per i sospiri.



Ingredienti:
 4 uova
130 gr di farina 00
100 gr di zucchero
scorza grattugiata di un limone, oppure, semi di vaniglia (un baccello)
zucchero a velo quanto basta

Si montano a lungo i tuorli con la metà dello zucchero, e la scorza del limone  (o, a piacimento, i semi di vaniglia), finchè il composto non risulti bianchissimo e spumoso. A parte si montano gli albumi, aggiungendo la rimanente quantità di zucchero. La farina setacciata due volte, con pazienza, va, a questo punto incorporata ai tuorli montati, alternando con alcune cucchiaiate di meringa appena preparata. Quando il composto è omogeneo, si trasferisce il tutto in una sacca da pasticceria con punta liscia ( io ho usato quella a diametro 8 mm) e si formano i prestofatti, in teglie rivestite di carta forno, conferendo loro la tradizionale forma allungata, oppure, come ho fatto io in questo caso, una forma circolare, di vario diametro. A questo punto si spolverano generosamente di zucchero a velo, si bagnano poi schizzandoli con gocce d'acqua fredda, e dopo aver atteso circa 5 minuti, si spolverano nuovamente di zucchero a velo. Questo procedimento permette di formare la bianca crosticina. 
Si cuociono in forno a 160°  (ma ciascuno osserverà il comportamento del proprio forno) per il tempo necessario affinchè si asciughino a dovere. Se si desiderano un pò più morbii basta diminuire di qualche minuto la cottura. 



martedì 3 giugno 2014

torta latte caldo (hot milk cake) + mele


Ho voluto provarla perchè non ci credevo...avevo avuto l'impressione, leggendo la ricetta, che il latte caldo non avrebbe giovato alla sofficità dell'impasto, e invece mi sbagliavo. E di molto! La ricetta presenta zucchero e farina in equilibrio, 3 uova che montano bene solo se sono a temperatura ambiente, e tanta tanta aria che viene immessa nel composto dalla temperatura del latte, oltre che dalla modalità di preparazione.
Questa torta è meravigliosa, anche solo spolverata di zucchero a velo. Dopo averla preparata diverse volte, ho deciso un giorno di aggiungere tocchetti di mela renetta fatta macerare per mezz'ora nel succo di limone. Il risultato è che durante la cottura i pezzetti non affondano, anzi restano assolutamente sospesi.




Ingredienti:
120 gr di latte fresco intero
165 gr di farina 00
6 gr di lievito per dolci (mezza bustina)
165 gr di zucchero
3 uova a temperatura ambiente
60 gr di burro
1 pizzico di sale
3 mele renette
succo di un limone


Il primo segreto è setacciare due volte la farina con lievito e sale. Il secondo segreto è scaldare molto bene il latte con il burro, senza però farlo bollire. Il terzo è montare uova e zucchero, finchè la massa sono sia triplicata nel suo volume.  Il quarto è non smontare il tutto per incorporare le prime due preparazioni alla terza. Con movimenti dal basso verso l'alto (che si imparano solo dopo aver trasformato numerosi composti spumosi in torte basse e gommose), va inserita la farina, utilizzando una spatola, o meglio, per me, una grande frusta manuale. Poi, dopo averlo nuovamente scaldato, si versa in due volte il latte quasi bollente, incorporandolo con lo stesso metodo. La magia è che il latte, con la sua temperatura manterrà il composto estremamente soffice, ed anzi sembrerà, sotto i vostri occhi, aumentare di volume!
Si versa il tutto in uno stampo rivestito di carta forno e si cuoce in forno preriscaldato a 170° per 25, 30 minuti.